Mesoterapia antalgica
contro il dolore osteoarticolare

Mesoterapia antalgica contro il dolore…

 

La mesoterapia antalgica consente di trattare il dolore osteoarticolare acuto, cronico e degenerativo attraverso iniezioni di piccolissime quantità di farmaci nello strato superficiale della cute, riducendo quindi il ricorso a farmaci per os e intramuscolo

La mesoterapia o intradermoterapia distrettuale antalgica è un trattamento medico usato come terapia per il dolore nelle patologie osteoarticolari sia acute (traumi) che croniche o degenerative (artrosi). Consiste nell’iniezione nello strato superficiale della cute, quindi in sede intradermica o sottocutanea, di piccolissime quantità di farmaci che normalmente vengono utilizzati per via endovenosa o intramuscolare.

Questi farmaci possono essere allopatici, quindi appartenere alla farmacopea ufficiale, o degli omeopatici-omotossicologici a seconda della scelta del medico.

I farmaci vengono iniettati localmente al di sopra della zona ove è presente il dolore, e anche in punti a volte lontani da tale sede, corrispondenti a dei punti di reattività del corpo (punti di agopuntura), allo scopo di incrementare la risposta terapeutica. Vengono utilizzati in fiale, in quantità ridotte, da soli o diluiti con soluzione fisiologica e/o con l’aggiunta di una piccola quantità di anestetico locale. Per l’inoculazione viene utilizzato un piccolissimo ago delle dimensioni di 4 millimetri; per ogni iniezione vengono iniettati circa 0,2 cc di farmaco.

 

Indicazioni

La mesoterapia antalgica è indicata per trattare il dolore dovuto a patologie croniche dell’apparato locomotore, oppure per il dolore acuto localizzato determinato da un trauma. Le principali patologie trattate con successo sono l’artrosi, le tendiniti, le contratture muscolari, le rachalgie e le lombosciatalgie, la sindrome del tunnel carpale, la periartrite di spalla, l’epicondilite, la sindrome di Dupuytren e tutte le patologie osteoarticolari in cui vi sia uno stato infiammatorio anche accompagnato da gonfiore.
Il grosso vantaggio della mesoterapia antalgica è quello di utilizzare minime quantità di farmaci che si diffondono principalmente nelle sedi di inoculazione, eliminando gli effetti collaterali multi-organo che possono essere associati invece all’uso di farmaci in compresse o per via intramuscolare. Questo è molto importante in quanto dà la possibilità di utilizzare la mesoterapia anche in quei pazienti con sindromi dolorose localizzate acute e croniche con necessità di terapie antinfiammatorie e/o antidolorifiche prolungate nel tempo, ma che presentano controindicazioni a un trattamento iniettivo classico per la coesistenza di plurime patologie (problemi allo stomaco, al fegato, ai reni) o che effettuano terapie farmacologiche multiple e complesse. È quindi da considerarsi come trattamento elettivo per quei pazienti che assumono tanti farmaci o hanno patologie ad altri organi.
Le controindicazioni ad effettuare la mesoterapia sono quelle dei relativi farmaci utilizzati; una controindicazione generale è invece lo stato di gravidanza e l’allattamento.

 

 

Meccanismo d’azione

La mesoterapia antalgica sfrutta la particolare reattività del tessuto connettivo sottoposto a stimoli chimico-fisici e si esplica con un triplice meccanismo d’ azione: antalgico-riflessologico, bioumorale-immunologico e farmacologico. In poche parole essa sfrutta il sinergismo esistente tra l’azione riflessoterapica della microiniezione indotta dall’ago e l’effetto medicamentoso della sostanza iniettata.
I farmaci o le diluizioni farmacologiche non passano subito nel circolo generale, ma per diffusione giungono in qualche giorno fino alle articolazioni dopo aver attraversato tutti i tessuti sottostanti la pelle (muscoli, fasce muscolari e tendini). Durante questo tempo i farmaci vengono assorbiti dal circolo ed eliminati lentamente dal fegato e dai reni in piccolissime quantità. Questo meccanismo di diffusione permette di utilizzare minori quantità di farmaco e di avere un prolungamento dell’effetto terapeutico grazie al quale la terapia potrà essere ripetuta a distanza di giorni e non di ore.

 

 

I farmaci impiegati

I farmaci impiegati nella mesoterapia antalgica sono prevalentemente antidolorifici e miorilassanti normalmente utilizzati per via endovenosa o intramuscolare. È possibile l’utilizzo di medicinali della farmacopea ufficiale oppure omeopatici e omotossicologici o l’inoculazione di sola soluzione fisiologica (sodio cloruro 0,9%) senza il farmaco. Infatti

 

anche la sola azione meccanica dell’ago e della soluzione fisologica iniettata è in grado di dare buoni risultati terapeutici (meccanismo d’azione antalgico-riflessologico e bioumorale-immunologico).
Gli effetti avversi alla mesoterapia sono per lo più correlati ai farmaci utilizzati. Vi è infatti la possibilità che si manifesti una reazione allergica a una o più sostanze utilizzate, che in genere si manifesta con reazione eritematosa locale e regredisce spontaneamente o con un minimo tempo di terapia farmacologica specifica. Molto raramente, se viene raccolta una adeguata anamnesi, si manifestano reazioni maggiori come lo shock anafilattico.
Può essere utile a scopo preventivo effettuare delle semplici prove allergiche all’avambraccio del paziente prima della seduta. Con l’utilizzo di farmaci omotossicologici il rischio di allergia è sostanzialmente poco probabile.
Effetti collaterali minimi possono essere il lieve fastidio o dolore indotto dalle iniezioni, in relazione alla percezione soggettiva del dolore, in genere ben sopportati. Si possono altresì verificare dei piccoli versamenti di sangue sotto la pelle e piccoli lividi, che regrediscono spontaneamente in 7-10 giorni.

 

 

I benefici della terapia

In genere si esegue una seduta a settimana per un ciclo massimo di 8-12 sedute, a seconda dell’andamento clinico e della risposa individuale al trattamento. Nei quadri clinici acuti le prime sedute si possono effettuare distanziate di 3-4 giorni.
La maggior parte dei pazienti trattati con mesoterapia antalgica traggono beneficio dal trattamento, con effetto analgesico e tollerabilità buoni. Pochissimi non traggono alcun beneficio anche avendo effettuato un ciclo intero.
Nel caso del dolore post-traumatico si ottiene un buon livello di miglioramento sia dei sintomi che della ripresa funzionale. Con la prima applicazione può essere normale avere una lieve e temporanea accentuazione dei dolori, che si risolve con le sedute successive. In genere i miglioramenti si iniziano a percepire entro la terza applicazione e, al termine del ciclo previsto, in genere rimangono stabili per un periodo variabile da soggetto a soggetto, anche per molti mesi. La risposta al trattamento andrà quindi valutata di volta in volta e ogni paziente dovrà essere rivalutato periodicamente e durante tutto il piano di cura prestabilito.

 

 

Mesoterapia associata ad altri trattamenti

È certamente possibile l’associazione della mesoterapia antalgica con altre procedure terapeutiche.
L’associazione di inoculazione dei medesimi farmaci o di diluizione farmacologica in alcuni punti del corpo particolarmente reattivi (punti di agopuntura) anche distanti dalla sede del dolore, è dimostrato essere una tecnica che potenzia l’effetto della mesoterapia localizzata e quindi l’efficacia del trattamento.
La seduta mesoterapica può essere altresì integrata con iniezioni più profonde di farmaco nei punti maggiormente dolenti (punti trigger), siano essi sedi inserzionali miotendinee o più profondi, come ad esempio un ventre muscolare, a seconda delle conoscenze del medico, e anche a infiltrazioni endoarticolari nello stesso o in altri distretti, e terapia fisioterapica come eventuale complemento terapeutico specie nelle sindromi dolorose associate a contrattura muscolo-fasciale o a edema.
Rara invece la necessità di associazione di farmaci per os; talora utile quella con integratori.

Dr Rascato Mario

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